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LA CAMPANA DI VETRO


Sono in una campana di vetro,


ho gente davanti ho gente di dietro

e nessuno qui sotto,

più volte ho provato a picchiare il confine

che separa me da voi tutti quanti

ma niente si è rotto,

mi chiedo perché, sembra vetro fine,

somiglia al cristallo e invece è cemento,


hanno intonacato qualsiasi speranza d’uscita


e così resto in stallo,


in pausa con questa mia vita


guardando la vostra che avanza lì fuori,

correte tra i fiori bevete le stelle

potete toccarvi l’un l’altro la pelle

e sentirne il calore,

potete annusarvi e fare l’amore

e io vorrei darvi notizia che esisto,

vorrei procurarmi quel visto che apre le porte del mondo

e non so come fare,


questa mia campana non mi fa passare,


la picchio coi pugni e ho perso la voce

però non la sfondo,

per quanto io gridi rimango qui in croce,


rimango una lucciola dentro a un bicchiere.


Il mio bel bagliore morrà dietro queste barriere,

e mentre tu ridi aspettando il soldino

che ti donerò domattina


io dono al destino

la mia intermittenza,


e piango per questa bambina

che tra poche ore

di luce e di vita si troverà senza.

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